• Sud della Catalunya:

    7 giorni on the road

Un viaggio inaspettato e indimenticabile

Tutto inizia dalla bella città di Barcellona, da qui partiamo e inizia il nostro meraviglioso viaggio alla scoperta della Catalunya del Sud. Andremo a visitare ben tre macro aree della zona più meridionale della regione: le terre del fiume Ebro, la Costa Daurada ed infine ci addentreremo nelle terre di Lleida. La Catalunya è una regione molto varia, ricca di cultura, di tradizione, popolata da gente gentile ed ospitale, per non parlare della natura meravigliosa e sempre diversa che la caratterizza.

La graziosa cittadina di Tortosa e il leggendario Castello di Miravet

Iniziamo il nostro viaggio nella Catalunya del Sud e facciamolo da un luogo pieno di storia: le terre dell’Ebro e nello specifico, dalla graziosa e storicissima città di Tortosa. Grazie alla sua posizione strategica e al preziosissimo affaccio sul fiume Ebro, nel corso della storia, questa cittadina è stata luogo prediletto di ben tre culture o meglio tre imperi: gli iberi prima, i romani poi ed infine i musulmani. Tortosa si presenta al visitatore mostrando il suo volto più affascinante e misterioso: la Cattedrale ed è proprio qui che ha inizio la storia.

Prima moschea per i mussulmani, poi chiesa romanica ed infine si trasforma in cattedrale gotica con facciata barocca; avendoci messo più di due secoli a costruirla e terminarla è in pratica un mix di stili e di culture meraviglioso.

Ma Tortosa è anche tante altre cose come per esempio, uno dei punti di partenza per il famoso cammino di Santiago de Compostela, è i suoi Giardini del Principe ricchi di fiori e di sculture che raccontano storie, è il complesso dei collegi reali ed è il suo centro storico medievale, molto affascinante. Facilmente percorribile a piedi ed è fantastico perdersi tra le sue stradine.

Il castello di Miravet

Poco distante da Tortosa c’è un altro luogo pieno di mistero, dove si sono succedute storie di templari, di re e di ricchezze. Parlo del castello medievale di Miravet, con i suoi muri alti ben 25 metri e una struttura a prova del peggior nemico.

Come tutti i castelli che si rispettino, si trova in un punto panoramico e rialzato rispetto al paese adiacente. Gode di una visuale spettacolare sul fiume Ebro, considerato ai tempi un’autostrada da chi era intenzionato ad addentrarsi nella Penisola Iberica e soprattutto era l’unica via d’entrata dal Mediterraneo. Per tutte queste ragioni il castello di Miravet svolgeva un ruolo fondamentale nella difesa di queste terre.

Per di qui sono passati musulmani, romani, franchi e templari, questi ultimi sono stati i veri e propri custodi del castello, è qui che hanno cercato riparo e protezione durante le persecuzioni, e soprattutto, è stato qui dove hanno custodito ricchezze e tesori della nobiltà aragonese e catalana.

Alla scoperta dei personaggi più eccentrici della Catalunya

Se il primo giorno è stato all’insegna della storia, i prossimi due saranno all’insegna dell’arte e della cultura. Oggi vi porto ad Horta de Sant Joan, un piccolo paesino di poco più di mille anime, situato su un promontorio tra le ampie e magiche valli della riserva della biosfera delle Terres de l’Ebre.

Picasso ha trascorso qui vari momenti importanti della sua vita e qui ha prodotto alcune opere molto importanti come “il serbatoio a Horta del Ebro” o “la fabbrica di Horta del Ebro” ora esposte nei più grandi musei del mondo. Picasso è stato il primo a portare ad Horta una macchina fotografica e quindi il primo ad immortalarla, qui ha vissuto esperienze che lui stesso valuterà come fondamentali per la sua crescita più che come artista, come persona.

Qui conia una frase che gli abitanti di Horta amano ricordare “Tutto ciò che so l’ho appreso ad Horta”.

E questa è la prima tappa del percorso turistico-artistico “Passaggio dei Geni”.

Pau Casals e l’arte del violoncello

Dalle magiche terre del fiume Ebro mi sposto verso la costa catalana, più precisamente a Sant Salvador sulla Costa Daurada. E’ un luogo di villeggiatura e di piacere famoso principalmente per il mare e le sue spiagge ampie ma anche per un altro personaggio eccentrico e geniale: Pau Casals, uno dei più grandi violoncellisti al mondo. Ed è questa la seconda tappa del percorso turistico-artistico “Passaggio dei Geni”.

Anche se non vi interessa la musica, vi consiglio di visitare comunque la sua casa che è meravigliosamente mantenuta, ha uno strepitoso affaccio sul mare e soprattutto, ripercorre in maniera eccellente la vita di Pau Casals a cui dobbiamo la considerazione del violoncello come strumento solista e molto altro.

Dal momento in cui mi è stata raccontata la sua biografia e dopo averla ripercorsa visitando la sua casa la mia visione rispetto alle possibilità e ai giri di boa della vita ha preso tutta un’altra piega.

Vi consiglio vivamente di passare di là e di godervi la visita guidata.

Tarragona e l’Impero Romano

Un’altra tappa importante del mio viaggio in Catalunya è stata la città di Tarragona, questa meta racchiude una parte estremamente importante della storia dell’intera penisola Iberica.

Tarragona infatti è stata per lungo tempo capitale dell’Hispania Citeriore appartenente all’Impero Romano. E’ conosciuta per la grande quantità di resti romani ben conservati come per esempio, le mura romane che la circondano, sono lunghe 1 chilometro e 200 metri e rappresentano il monumento romano più antico della Penisola Iberica.

Ma Tarragona è anche Patrimonio dell’Umanità.

Fu dichiarata tale dall’UNESCO per ben quattro ragioni: i resti romani, la dieta mediterranea, le pitture rupestri presenti nei dintorni della città e per le torri umane o, meglio detti, “Els Castelleres”, un’antichissima tradizione popolare che vuole simboleggiare la vita, la forza e vede coinvolte anche 300 persone che insieme arrivano a creare torri di 6 piani d’altezza.

Miró e il suo luogo dell’anima: Mont-Roig

Dirigiamoci a sud di Tarragona ed entriamo nelle bellissime valli di Mont-Roig, a pochi passi dal mare e ai piedi di dolci colline, ricche di natura mediterranea e qui scopriamo la terza tappa del “Passaggio dei Geni”.

Il paesaggio mi è familiare, campi coltivati, mare e colline sullo sfondo, stradine sterrate e piccoli paeselli che si susseguono irregolari uno dopo l’altro e scopro finalmente Mas Miró, la residenza estiva della famiglia Miró e dove Joan Miró ha passato tutte le sue estati dal 1911 al 1976.

Se siete amanti dell’arte e del surrealismo, vi consiglio di passare di qui perchè è proprio in questo luogo dove Miró decise di fare della pittura la sua professione e soprattutto, è qui che ha prodotto e concepito il 90% della sua opera.

Il casolare è mantenuto in modo eccellente e, grazie alla volontà dei nipoti, è rimasto tutto perfettamente intatto.

Qui non troverete opere originali di Joan Miró ma potrete ammirare e percepire qualcosa di ancora più interessante: l’ispirazione e gli spunti che hanno nutrito tutta la sua creatività.

La ruta del Modernismo e un bicchiere di Vermut, andiamo a Reus

Continuiamo con l’itinerario modernista, questa volta ci spostiamo un po’ più verso l’interno e arriviamo a Reus, città natale di Antoni Gaudí. Qui infatti c’è il bellissimo “Gaudí Centre”, un centro d’Interpretazione modernissimo e completamente interattivo, dedicato alla vita e alle opere di Antoní Gaudí.

A Reus è possibile ammirare più di 80 edifici modernisti, facilmente riconoscibili per l’architettura eccentrica e fantasiosa, molti architetti hanno sperimentato qui la creazione di nuovi edifici, primo tra tutti Domènech i Montaner. Se passate di qui non dimenticate di visitare “Casa Navàs” e “l’Institut Pere Mata” due opere spettacolari dell’arte modernista.

Ma a Reus non troverete solo arte e architettura bensì anche la cultura del Vermut, l’aperitivo più famoso di tutta la Catalunya. Reus si trova in una zona vinicola molto importante ed essendo una città dove l’alta borghesia predominava, ha sviluppato anche un’imprenditoria notevole.

Il primo Vermut prodotto a Reus risale al 1892 e ad oggi si contano più di 30 marchi di Vermut, tutti di Reus.

Alla scoperta dei Pirenei e di una delle valli più belle: la Vall de Boí

Ultima tappa di questo magico percorso nel sud della Catalunya e ci addentriamo verso le “Terres de Lleida” dove i Pirenei ci faranno da cornice e le valli boscose e ricche di acque termali curative della Vall de Boí, ci faranno da casa.

Siamo nella provincia di Lleida, precisamente all’interno del Parco nazionale di “Aigüestortes i Estany de Sant Maurici” l’unico di tutta la Catalunya.

Qui la natura fa da padrona ed infatti questa è meta consigliatissima per gli amanti delle camminate in montagna d’estate e per gli amanti della neve e degli sci d’inverno.

Ma non solo, queste terre sono anche custodi di un patrimonio artistico-culturale impressionante: il Romanico Lombardo rappresentato da chiese ed eremi risalenti all’XI e XII secolo e presenti sull’intero territorio. Infatti, la zona di Vall de Boí è considerata l’area con la più alta concentrazione di architettura romanica di tutta Europa e per questo, molte delle chiese e degli eremi presenti sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Perciò, se volete immergervi in una natura pura, meravigliarvi di arte antica, godere dei sapori autentici di una cucina sicuramente genuina, vi consiglio vivamente di visitare questa zona e di dedicarci almeno quattro giorni.

Inoltre, se ci capitate per la fine di giugno, non perdetevi la strepitosa tradizione de “Las Fallas” che si celebra la notte di S. Giovanni, anch’essa dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Rimarrete a bocca aperta ammirando la fiaccolata di centinaia di persone scendere dalla montagna e poi correre a tutta forza per le strade del paese con enormi fiaccole accese in mano.

Non mi resta che augurarvi buon viaggio alla scoperta di questa meravigliosa regione, sono certa che vi stupirà e la lascerete con tutta l’intenzione di tornare.

Vitamina Project è un progetto che parla di Turismo Sostenibile e Slow Travel, si rivolge al viaggiatore indipendente e a chiunque ami fare viaggi esperienziali alla scoperta di popoli e culture vicine e lontane. Vitamina Project è anche la storia di Rocco e Giulia, un archeologo e una fotografa, professionisti del viaggio e amanti dell’avventura.

@vitaminaproject

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Vista del mare da un Camí de Ronda@Daniel-Punseti - Arxiu-Imatges-PTCBG_G
Portal de la Pau a Barcellona vista aerea@ freepick
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